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Venosa, in provincia di Potenza, nel cuore della Basilicata settentrionale, è una delle città più affascinanti del Vulture, capace di unire in modo naturale archeologia, storia, poesia e paesaggi che sembrano usciti da un libro di racconti.
Il centro storico conserva ancora l’impianto medievale, con vicoli lastricati, palazzi in pietra e piccole piazze che invitano a rallentare il passo. Camminando senza fretta si scoprono angoli silenziosi, scorci sulle colline circostanti e botteghe che mantengono viva l’anima autentica del borgo.
Il cuore monumentale della città è rappresentato dall’area archeologica che comprende l’Incompiuta, la suggestiva abbazia della Santissima Trinità, uno dei complessi religiosi più importanti del Mezzogiorno, costruito e ampliato in epoche diverse tra periodo paleocristiano, longobardo e normanno. Accanto sorge il parco archeologico con resti romani, domus, mosaici e tracce di una Venosa che fu colonia romana fiorente.
Poco distante si erge il Castello Aragonese, imponente e ben conservato, che oggi ospita il Museo Archeologico Nazionale del Vulture. Dalle sue mura lo sguardo si apre su tutto il territorio circostante, offrendo una vista che abbraccia il profilo del Monte Vulture e la campagna lucana.
Venosa è anche la città di Orazio, il poeta latino più celebre del luogo. La sua casa natale e il parco letterario dedicato a lui aggiungono una dimensione culturale e poetica alla visita, rendendo il percorso ancora più completo.
Passeggiare oggi per Venosa significa compiere un viaggio attraverso secoli di storia in uno scenario che conserva intatto il suo fascino, tra rovine antiche, architetture medievali e panorami che regalano pace e bellezza.
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